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USA: amministrazione Trump
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Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale USA, John Bolton, avrebbe presentato al presidente Putin un possibile accordo per far cessare le manovre militari lungo il fianco orientale della NATO.
L’Alleanza Atlantica dovrebbe smettere di organizzare giochi di guerra in Polonia e negli Stati Baltici, la Russia dovrebbe fare altrettanto dall’altro lato della frontiera.
Il presidente Trump, che il 16 luglio dovrebbe incontrare Putin in Finlandia, durante la campagna elettorale aveva dichiarato (...)

Eletto per attuare un mutamento paradigmatico, il presidente Trump continua a suscitare stupore in chi lo scambia per uno sventato. Eppure non sta facendo altro che realizzare le idee sviluppate in campagna elettorale, collocandosi all’interno d’una tradizione politica ben radicata nella storia statunitense, sia pur a lungo trascurata. Prendendo le distanze dalle distorsioni della comunicazione mediatica di Trump, Thierry Meyssan ne analizza l’operato mettendolo a confronto con quanto si è impegnato a fare.

In un’intervista concessa a Singapore il 12 giugno 2018 a Sean Hannity, il presidente Donald Trump ha parlato del primo bombardamento della Siria da lui ordinato.
Trump, ricordando che in quel momento stava incontrando il presidente cinese Xi Jinping nella propria residenza di Mar-a-Lago (Florida), ha dichiarato di avergli annunciato l’attacco durante il dessert. Sconcertato, Xi Jinping gli ha chiesto di ripetere.
Secondo Trump, il suo obiettivo era dimostrare di non avere esitazioni nel (...)

Partendo dalla Strategia per la Sicurezza Nazionale di Donald Trump, Jean-Claude Paye riprende il collegamento tra politica economica e politica militare della Casa Bianca. Paye analizza il contrasto tra due paradigmi economici che promuovono, l’uno, la mondializzazione del capitale (sostenuto dal partito Democratico), l’altro l’industrializzazione (sostenuto da Trump e da parte del partito Repubblicano). Mentre il primo induce a eliminare ogni ostacolo con la guerra, il secondo utilizza la minaccia della guerra per riequilibrare gli scambi in un’ottica nazionale.

La settimana appena trascorsa è stata eccezionalmente ricca di avvenimenti. Nessun media ne ha fornito un quadro complessivo perché tutti hanno deliberatamente mascherato alcuni fatti per non smentire la narrazione dei propri governi. Londra ha tentato di provocare un grave conflitto, ma ha gettato la spugna davanti alla Russia, al presidente Trump e alla Siria.

Il consigliere per la Sicurezza Nazionale, generale H.R. McMaster, sarà licenziato quanto prima. La Casa Bianca ha acquisito la certezza che McMaster ha partecipato al complotto ordito dal segretario di Stato, Rex Tillerson, e dal Regno Unito.
Il segretario generale della Casa Bianca, generale John Kelly, potrebbe essere a sua volta ringraziato per non aver saputo controllare la propria (...)

Il presidente Trump ha annunciato la sostituzione del segretario di Stato Rex Tillerson con il direttore della CIA, Mike Pompeo, a sua volta sostituito dalla propria vice, Gina Haspel.
I dissensi tra il presidente e il segretario di Stato riguardavano in particolare la Russia, l’Iran e la Corea del Nord. Tillerson riteneva indispensabile demonizzare la Russia; si opponeva alla rottura dell’accordo 5+1; dissentiva da qualunque forma di dialogo, da capo di Stato a capo di Stato, con il (...)

Secondo Thierry Meyssan, dalla caduta dell’Unione Sovietica la politica degli Stati Uniti è uno scontro tra due scuole di pensiero. Da un lato i fautori della prosperità, dall’altro i partigiani dell’imperialismo. Denaro e Potere. Questa divisione è trasversale e riguarda sia il Partito Repubblicano sia il Partito Democratico. Intanto il tempo scorre e gli Stati Uniti sono sull’orlo di un crollo interno. Trump si trova così nella stessa scomoda posizione di Gorbaciov.

Il presidente Donald Trump si appresta a nominare Nadia Schadlow vice consigliere nazionale aggiunto per la Sicurezza, in sostituzione di Dina Powell.
Schadlow è una ricercatrice che non ha mai davvero gravitato nelle sfere governative. Da molti anni vicina al generale McMaster, è stata nominata nel Consiglio Nazionale per la Sicurezza per redigere la Strategia del presidente Trump .
Lo scorso giugno la Schadlow accompagnava il generale McMaster alla riunione del Gruppo Bilderberg, dove (...)

Tutti parlano del libro esplosivo su Trump, con rivelazioni sensazionali di come Donald si fa il ciuffo, di come lui e la moglie dormono in camere separate, di cosa si dice alle sue spalle nei corridoi della Casa Bianca, di cosa ha fatto suo figlio maggiore che, incontrando una avvocatessa russa alla Trump Tower di New York, ha tradito la patria e sovvertito l’esito delle elezioni presidenziali.
Quasi nessuno, invece, parla di un libro dal contenuto veramente esplosivo, uscito poco prima a (...)

Secondo la rete televisiva israeliana Canale 10, i consiglieri per la sicurezza nazionale statunitense e israeliano, H.R. McMaster e Meir Ben-Shabbat (foto), il 12 dicembre scorso hanno firmato alla Casa Bianca un protocollo segreto.
Il documento istituirebbe quattro gruppi di lavoro congiunti sui seguenti temi:
Sostegno iraniano a Hezbollah e alla Siria;
Accordo 5 + 1;
Programma missilistico iraniano;
Possibili iniziative d’Iran e Hezbollah.
Il documento dovrebbe essere (...)

Rompendo con le abitudini dei suoi predecessori, la Strategia della sicurezza nazionale di Donald Trump, abbandona la gestione degli affari mondiali e traccia il percorso per la ripresa economica e sociale degli Stati Uniti. Questo progetto, che è perfettamente coerente, rappresenta un cambiamento radicale che il suo gabinetto dovrà ora imporre a tutta la sua amministrazione.

Personalità fortemente contestata dagli stessi membri dell’amministrazione Trump, Jared Kushner gode della piena fiducia del presidente. La sua missione era quella di riordinare il Medio Oriente secondo il "principio di realtà", contro l’opinione prevalente di ciascuna parte. Dopo tangibili successi in Arabia Saudita, ora affronta la questione arabo-israeliana.

Il presidente Donald Trump ha proclamato il 15 dicembre 2017 «Giornata della Bill of Rights» .
La data è stata scelta per commemorare l’anniversario dell’adozione della Carta da parte dei 13 Stati che il 15 dicembre 1791 componevano gli Stati Uniti.
Durante la campagna elettorale Donald Trump aveva preso l’impegno di difendere la Bill of Rights, sospesa nei casi di ter-rorismo con il voto dell’USA Patriot Act, seguito agli attentati dell’11 settembre 2001.
Il giornalista britannico che (...)
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