Temi
EuCom : Controllo dell’Europa
1478 articoli


L’Unione Europea ha creato un organismo, il Recovery Fund, per incrementare gli investimenti pubblici e le riforme, all’indomani della crisi del COVID-19. L’opinione pubblica dei Paesi dell’Unione crede che serva a finanziare i settori economici e sociali più duramente colpiti. Non è così. In Italia un sesto della somma del Recovery Fund – 30 miliardi di euro sui 209 a disposizione – ¬sarà impiegato nell’industria della difesa, come in precedenza promesso alla NATO.

In Italia, l’oggetto delle discussioni sull’aiuto dell’Unione Europea per l’emergenza coronavirus è sbagliato: non si tratta del denaro di cui si potrebbe disporre, ma di salvaguardare l’indipendenza del Paese. Da questo punto di vista, le relazioni con l’UE devono essere analizzate rispetto a quelle con gli USA.

Mentre si affrontano in un duro scontro sull’impeachment del presidente Trump, Repubblicani e Democratici depongono le armi per votare al Senato quasi all’unanimità l’imposizione di pesanti sanzioni contro le società partecipanti alla realizzazione del North Stream 2, il raddoppio del gasdotto che attraverso il Baltico porta il gas russo in Germania. Ad essere colpite sono le società europee che partecipano al progetto da 11 miliardi di dollari, ormai realizzato quasi all’80%, insieme alla russa (...)

Geoffrey R. Pyatt è stato ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina dal 2013 al 2016. Con Victoria Nuland organizzò il colpo di Stato di EuroMaidan. Nominato nel 2016 da Barack Obama ambasciatore in Grecia, organizzò uno scisma in seno della Chiesa ortodossa. Ora ha l’incarico di far fallire la fornitura di gas naturale russo all’Unione Europea.

Secondo Thierry Meyssan, gli europei sono ciechi perché non vogliono vedere. Nonostante gli innegabili fallimenti, insistono a ritenere che l’Unione Europea significhi pace e prosperità. Credono che sul piano interno ci sia contrapposizione tra patrioti e populisti, in realtà entrambe le parti si pongono sotto la protezione del Pentagono, che le difende dalla Russia. La strategia internazionale nata dopo la seconda guerra mondiale va avanti a loro spese, senza che ne abbiano consapevolezza.

I cittadini dell’Unione Europea che il 25 e 26 maggio eleggeranno il proprio parlamento stanno per compiere una scelta sbagliata. Concentrandosi sui problemi contingenti, esitano fra diverse priorità. Se invece analizzassero la storia dell’Unione sul lungo periodo, scoprirebbero l’origine dei propri problemi sociali, economici e politici e deciderebbero sicuramente in modo diverso.

L’esercito tedesco sta valutando l’acquisizione di bombardieri nucleari in grado di trasportare le nuove bombe a idrogeno statunitensi B61-12.
Queste bombe dovrebbero essere immagazzinate dal Pentagono a Büchel (Eifel), in violazione del Trattato di non proliferazione nucleare.
Oggi la Germania possiede Tornado multiruolo, quindi capaci di trasportare bombe nucleari, che però dovrebbero essere sostituiti con Eurofighter europei oppure con F/A-18 Super Hornet statunitensi.
I nuovi aerei (...)

Violando la risoluzione del Consiglio di Sicurezza sulla fine della guerra della NATO contro la Serbia del 1999, il Kosovo ora possiede un esercito.
Secondo il primo ministro kosovaro, Ramush Haradinaj, un accordo concluso con l’omologo albanese, Edi Rama, prevede di abolire il 1° marzo 2019 la frontiera fra i due Stati.
Durante un consiglio di ministri congiunto di Albania e Kosovo, è stato costituito un fondo comune per promuovere l’adesione dei due Stati all’Unione Europea.
Il primo (...)

Radio Free Europe ha scatenato il panico in Romania sostenendo che Mosca si sta preparando a lanciare ordigni nucleari sul villaggio di Deveselu, dove si trova una base statunitense del cosiddetto “scudo” anti-missili. Sono affermazioni senza fondamento: la Russia possiede mezzi per distruggere missili USA sin dal momento del lancio, quindi non ha bisogno di cancellare la Romania dalla carta geografica.

Estonia, Lettonia e Lituania hanno iniziato la costruzione di una nuova cortina di ferro per dividere in due il Nord Europa. È un modo per condizionare gli individui, come fece l’Unione Sovietica quando costruì un’opera identica per impedire la fuga degli abitanti dell’Europa Centrale verso l’Occidente. Tuttavia, a tutt’oggi non si sono registrati movimenti migratori significativi verso la Russia.

Agendo come organismi programmati sin dalla nascita, NATO e UE perseguono il loro progetto al di fuori d’ogni controllo politico. Le burocrazie militari e civili, generate dall’occupazione statunitense dell’Europa occidentale, si prefiggono di difendere gli interessi dell’élite transazionale, senza preoccuparsi del volere dei popoli.

Nell’anno fiscale 2018 (che inizia il 1° ottobre 2017) l’amministrazione Trump accrescerà di oltre il 40% lo stanziamento per la «Iniziativa di rassicurazione dell’Europa» (Eri), lanciata dall’amministrazione Obama dopo «la illegale invasione russa dell’Ucraina nel 2014»: lo annuncia il generale Curtis Scaparrotti, capo del Comando europeo degli Stati uniti e quindi per diritto Comandante supremo alleato in Europa.
Partito da 985 milioni di dollari nel 2015, il finanziamento della Eri è salito a 3,4 (...)

Sarà un trionfo per il presidente Trump quando, il 6 luglio, arriverà in visita a Varsavia. La Polonia, assicura la Casa Bianca, è «fedele alleato Nato e uno dei più stretti amici dell’America». In effetti è la punta di lancia della strategia Usa/Nato che ha trascinato l’Europa in una nuova guerra fredda contro la Russia. In Polonia, dove è stata trasferita in gennaio la 3a Brigata corazzata Usa, è schierato in funzione anti-Russia, sotto comando Usa, uno dei quattro gruppi di battaglia Nato «a (...)

In preparazione della visita del presidente Trump in Europa — il 24 maggio a Roma, il 25 al Summit Nato di Bruxelles, il 26-27 al G7 di Taormina — il Pentagono ha presentato il suo piano strategico per il «teatro europeo». Lo ha fatto per bocca del generale Curtis Scaparrotti che, essendo a capo del Comando europeo degli Stati uniti, è automaticamente a capo della Nato con la carica di Comandante supremo alleato in Europa. Al Senato degli Stati uniti, il 2 maggio, il generale ricorda che «il (...)

Ulteriori passi nel «rafforzamento dell’Alleanza» sono stati decisi dai ministri della Difesa della Nato, riuniti a Bruxelles nel Consiglio Nord Atlantico. Anzitutto sul fronte orientale, col dispiegamento di nuove «forze di deterrenza» in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, unito ad una accresciuta presenza Nato in tutta l’Europa orientale con esercitazioni terrestri e navali. A giugno saranno pienamente operativi quattro battaglioni multinazionali da schierare nella regione.
Sarà allo (...)

Gli articoli più popolari