Un cessate il fuoco è stato raggiunto tra la Siria e i mercenari che occupano le vecchia Homs, per consentire l’evacuazione di questi ultimi e la liberazione totale della città.

Un migliaio di combattenti lascerà il centro di Homs con le famiglie, mantenendo le armi personali. Potranno portarsi gli effetti personali e saranno trasportati in Turchia su autobus con vetri oscurati e scortati dalla polizia. I feriti, se d’accordo, saranno trasportati in ambulanze della Mezzaluna Rossa siriana. I combattenti devono presentare, prima di andarsene, la mappa delle mine che hanno piazzato.

Questo accordo non è dissimile da quello raggiunto nel febbraio 2012 tra la Siria e la Francia per l’evacuazione dell’Emirato islamico di Bab Amr. Allora circa 3000 combattenti e quaranta famiglie dei sostenitori civili furono assediati nel quartiere di Bab Amr, dove avevano proclamato l’emirato islamico e spaventato la gente uccidendo più di 150 persone per il mancato rispetto della sharia. I combattenti erano diretti da venti ufficiali francesi. Fu raggiunto un accordo tra Asif Shawqat e Claude Guéant per la loro evacuazione e la resa dei combattenti. Continuarono con un accordo di pace tra i due Paesi, la restituzione dei militari francesi prigionieri al confine con il Libano e la Conferenza Ginevra 1. Tuttavia, tale accordo fu rotto dal nuovo presidente francese François Hollande.

Nel caso di specie, non è chiaro quale Stato estero diriga i mercenari. Tuttavia, l’accordo è stato negoziato con l’Iran. Prevede inoltre il rilascio di 70 ostaggi degli islamisti e di due villaggi sciiti.

Durante i negoziati di Ginevra, i rappresentanti dell’opposizione filo-saudita avevano considerato una priorità la fine dell’assedio di Homs vecchia, suggerendo che soldati della NATO vi stazionassero.

Traduzione di Alessandro Lattanzio