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Repubblica Bolivariana di Venezuela

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La corte d’appello di Londra ha annullato la sentenza del 2 luglio scorso che impediva al Venezuela di recuperare le 31 tonnellate di oro depositate alla Banca d’Inghilterra a garanzia dei trasporti di petrolio.
In prima istanza un tribunale aveva stabilito, in nome del principio della dottrina dell’“unica voce”, che, avendo il governo di Sua Maestà riconosciuto Juan Guaidó presidente del Venezuela, il presidente costituzionale Nicolás Maduro e i suoi rappresentanti non potevano più recuperare (...)

Il 2 luglio 2020 il Tribunale Supremo britannico, preso atto che il Governo di Sua Maestà ha riconosciuto Juan Guaidó presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha ritenuto infondate le pretese del presidente costituzionale, Nicolás Maduro, di recuperare l’oro venezuelano depositato nel Regno Unito.
Basta quindi non riconoscere la legittimità di un capo di Stato per appropriarsi dei beni del suo Paese.
Una controversia davanti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU contrappone da (...)

L’Unione Europea, che si allinea agli Stati Uniti e talvolta li anticipa, ha pubblicato una nuova lista di personalità venezuelane cui bloccare i conti, qualora ne avessero .
Per la prima volta l’UE ha stilato, a fianco di una lista di chavisti, un elenco di leader dell’opposizione democratica, colpevoli di non aver rieletto Juan Guaidó alla presidenza dell’Assemblea Nazionale, privandolo così del titolo di presidente della repubblica ad interim che, secondo Bruxelles, gli spetterebbe se (...)

L’intervista concessa dal presidente Donald Trump al sito web Axios conferma quanto Réseau Voltaire sostiene da due anni, ossia che il presidente USA non approva la strategia di Elliott Abrams: riconoscimento di Juan Guaidó come presidente al posto di Nicolás Maduro, confisca dei beni del Venezuela all’estero, accuse ai dirigenti venezuelani democraticamente eletti di traffico di droga, nonché sostegno ai gruppi golpisti.
Trump ha inoltre dichiarato che il presidente Maduro gli ha chiesto un (...)

Il sito anglosassone d’informazione The Canary ha ottenuto la declassificazione di documenti ufficiali britannici che dimostrano l’esistenza, da gennaio 2019, di un’unità segreta del Whitehall (ministero britannico degli Esteri e del Commonwealth) per destabilizzare e successivamente ricostruire il Venezuela.
Già a dicembre 2018 Réseau Voltaire aveva dato notizia che gli Stati Uniti stavano preparando una guerra dei Paesi latino-americani contro il Venezuela . Ad aprile 2020 abbiamo rivelato (...)

Mentre la maggior parte delle persone è assorbita dalle misure per diluire nel tempo gli effetti dell’epidemia, i Saud rimettono in discussione la potenza del loro protettore, gli Stati Uniti. La prova di forza che oppone Riad e Washington scombussolava l’economia mondiale già da prima della propagazione del COVID-19. L’intenzione di prendere il controllo del petrolio saudita e venezuelano sembra aver indotto il presidente Trump a stringere nuove alleanze.

Abbiamo già informato i lettori dei piani del presidente Donald Trump e dell’Unione Europea per sequestrare l’omologo Nicolás Maduro, già denominato «ex presidente del Venezuela» (sic). Manlio Dinucci rivela la preparazione militare di Francia e Regno Unito in vista di quest’operazione, per il momento rinviata dal Pentagono.

La Casa Bianca e l’Unione Europea avevano pianificato di sequestrare il presidente della Repubblica Bolivariana, Nicolás Maduro, e il presidente dell’Assemblea Costituente, Diosdado Cabello, nonché di liquidare tutte le istituzioni costituzionali del Venezuela, eccezion fatta per le forze armate.
Il 26 marzo l’Attorney General, William Barr, ha emesso un avviso di ricerca dei presidenti Maduro e Cabello, accusati di traffico di droga, promettendo cospicue ricompense a chi avesse aiutato a (...)

Due passeggeri venezuelani a bordo d’un aereo Air Portugal sono sbarcati all’aeroporto di Caracas, dove ad attenderli c’era l’ambasciatore francese.
Uno dei passeggeri viaggiava sotto falsa identità, in violazione degli accordi internazionali dell’OACI (Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale). L’altro passeggero, zio di parte materna del primo, trasportava esplosivo nel bagagliaio.
Il governo venezuelano ha sanzionato la compagnia Air Portugal con il divieto di volare sul proprio (...)

Twitter ha chiuso una quarantina di account relativi a istituzioni e personalità della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Da sei mesi la società californiana sta chiudendo account in Iran, Arabia Saudita, Russia, Bangladesh e Spagna. Secondo la società si tratta di provvedimenti necessari per fermare la diffusione di «informazioni sostenute da Stati».
A proposito del Venezuela, a luglio 2019 Twitter aveva alluso alla necessità di «proteggere la sicurezza degli Stati Uniti», minacciati da una (...)

L’ex presidente dell’Assemblea Nazionale del Venezuela, Juan Guaidò, insiste a mettere in scena la propria rielezione e, di conseguenza, l’auto-proclamazione come presidente della repubblica ad interim.
Da parte sua, il nuovo presidente dell’Assemblea Nazionale, Luis Parra, non ha rivendicato la presidenza ad interim.
Il 7 gennaio 2020 Juan Guaidò, che si considera legittimamente eletto durante una seduta irregolare dell’Assemblea tenutasi nella sede del quotidiano El Nacional, si è recato (...)

Alcuni costituzionalisti giudicano irregolare la procedura con cui è stato eletto il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro: in attesa di nuove elezioni, la funzione di presidente deve perciò essere esercitata dal presidente dell’Assemblea Nazionale. Basandosi su questa controversa interpretazione, gli Stati Uniti hanno riconosciuto il presidente dell’Assemblea, Juan Guaidó, presidente della repubblica ad interim.
L’incarico di presidente dell’Assemblea Nazionale è (...)

All’inizio di settembre siamo stati i soli ad annunciare il passo decisivo contemporaneamente compiuto in Siria e Venezuela. Paesi che ora non cercano più di negoziare con i terroristi, bensì di costruire un nuovo regime in collaborazione con l’opposizione patriottica.

Dodici Stati membri del TIAR (Tratado Interamericano de Asistencia Reciproca), chiamato anche “Patto di Rio”, hanno deciso di ripristinare l’organizzazione a causa del rischio di “destabilizzazione” che la “dittatura” di Nicolás Maduro rappresenterebbe per l’America Latina. L’Assemblea Nazionale del Venezuela si è nel frattempo pronunciata a favore del rientro della Repubblica Bolivariana nel Trattato.
Ricordiamo che l’ex presidente dell’Assemblea Nazionale, Juan Guaidó, si è autoproclamato presidente (...)

Ad agosto 2018 la stampa internazionale ha riferito di un massiccio esodo di venezuelani, in fuga dalla fame e dalla dittatura del chavista Nicolas Maduro. Ogni giorno avrebbero attraversato i confini 18 mila persone. All’epoca l’Onu prevedeva che a fine 2019 ci sarebbero stati 5,3 milioni di migranti e rifugiati venezuelani sparpagliati in tutta l’America Latina e denunciava l’imminenza di una grave crisi.
Ahimè, si è trattato di mera propaganda: l’Alto Commissariato per i Rifugiati ha (...)

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