La Casa Bianca ha confermato che il presidente Trump intende inscrivere la Confraternita dei Fratelli Mussulmani nella lista nera delle organizzazioni terroriste.

I Fratelli Mussulmani sono un’organizzazione politica – non religiosa – rifondata dopo la seconda guerra mondiale e da allora controllata dall’MI6 britannico. I Fratelli Mussulmani, dopo essere stati ricevuti alla Casa Bianca dal presidente Eisenhower, hanno ottenuto il sostegno della CIA; dopo l’operazione afghana di Zbigniew Brzezinski anche quella del Pentagono. Hanno partecipato, a fianco della NATO, alle guerre di Jugoslavia, Libia e Siria. Durante il mandato di Obama hanno fatto parte del Consiglio Nazionale per la Sicurezza e del gabinetto della segretaria di Stato Hillary Clinton (foto).

Donald Trump è invece molto ostile a questa società segreta. Il suo primo consigliere nazionale per la sicurezza, generale Michael Flynn, aveva già predisposto la procedura per dichiararla organizzazione terrorista. Lo stesso presidente Trump, nel discorso tenuto a Riad, aveva chiesto ai capi di Stato mussulmani di rompere con la Confraternita.

Tutti i gruppi sunniti che si richiamano all’islam politico, da Al Qaeda a Daesh, sono stati formati da membri o ex membri della Confraternita. Numerosi Stati mussulmani, tra cui Egitto e Siria, nonché l’Arabia Saudita dopo la caduta di Mohamed Morsi, li hanno messi fuori legge. Ormai sono sostenuti soltanto da Gaza, Pakistan, Qatar e Turchia. Sono in buone relazioni con Iran e Giordania.

In Europa, oltre al Regno Unito, Germania e Francia hanno concesso asilo a diversi leader in fuga dalla Confraternita.

L’unico studio sulla storia della Confraternita sul piano internazionale è la seconda parte del libro di Thierry Meyssan, Sotto i nostri occhi.

Traduzione
Rachele Marmetti