Dopo la scoperta di un carnaio con 150 corpi, la presidenza ucraina denuncia crimini russi a Izium.
La maggior parte degli Stati occidentali ha protestato. La presidenza ceca del Consiglio dell’Unione Europea chiede l’istituzione di un tribunale penale internazionale.
Indubbiamente i vecchi trucchi funzionano sempre. Nel 1989, alla caduta di Ceausescu, l’Occidente credette alla messinscena del carnaio di Timisoara. In realtà i cadaveri erano stati presi da un obitorio e poi avvolti nel filo di ferro. Il pubblico occidentale credette di essere di fronte alla prova delle torture del regime. Anche a Izium non c’è carnaio: è un cimitero di 440 soldati ucraini, seppelliti individualmente dall’esercito russo.
Gli Occidentali dovrebbero invece chiedersi perché alcune unità ucraine non raccolgono i cadaveri dei propri soldati. L’abbiamo scritto: i nazionalisti integralisti, che i russi chiamano neonazisti, sono adepti del filosofo e mistico Dmytro Donstov. Sono convinti di essere discendenti dei Variaghi, una tribù vichinga della Svezia, e di combattere l’iniziale battaglia del Bene contro il Male. Secondo questa ideologia, le Valchirie scendono sul campo di battaglia e scelgono i guerrieri migliori per formare l’esercito del Crepuscolo, che combatterà la battaglia finale contro i russi. La morte di questi guerrieri ha un alto valore: portati via dalle Valchirie i prescelti attendono nel Valhalla di partecipare alla fine dei tempi.
“L’ideologia dei banderisti”, di Thierry Meyssan, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 21 giugno 2022.
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