Secondo il New York Times, Israele era in possesso da un anno un rapporto di 40 pagine sull’attacco che Hamas stava preparando. Il documento è ampiamente circolato tra gli ufficiali superiori.

Secondo Haaretz, il generale Amir Saar, capo del dipartimento di Ricerca dell’intelligence militare delle FDI, aveva scritto il 19 marzo e il 16 luglio al primo ministro per metterlo in guardia su un attacco che Hamas stava preparando.

Secondo la stampa israeliana, a luglio il primo ministro Benjamin Netanyahu ha destituito il ministro della Difesa, Yoav Gallant, che aveva avvertito il governo dell’imminente innesco da parte di Hamas di «una tempesta perfetta» preparata da Hamas.

Secondo il Corriere della Sera, il colonnello Yigal Carmon, direttore del Memri, ha personalmente messo in guardia l’amico Benjamin Netanyahu su un importante attacco di Hamas.

Secondo la stampa egiziana, il generale Kamel Abbas, ministro dell’Intelligence, alcune settimane prima dell’attacco ha personalmente telefonato a Benjamin Netanyahu per avvertirlo che Hamas stava per passare all’azione.

La stampa cerca ora di spiegare perché i dirigenti israeliani non hanno tenuto conto di questi avvertimenti: bisogna screditare con ogni mezzo l’ipotesi della complicità tra il primo ministro e Hamas.

Traduzione
Rachele Marmetti